Al Mangiafoglia il cibo incontra l’arte (curvy)

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Mangiafoglia in Arte e Sfogliare il gusto

Curvy o non curvy, questo è il dilemma

mercoledì 21 febbraio 2018, ore 20.30

con Raffaele Aragona, Antonio Fiore e la nutrizionista Monica Cimino

Ritorna Sfogliare il gusto, e lo fa con un evento speciale nato per celebrare l’arte e la cultura enogastronomica: Curvy o non curvy, questo è il dilemma. Sarà una serata unica, che vedrà protagonisti l’esperta nutrizionista Monica Cimino, le donne curvy dei quadri di Maria Rosaria Petirro, Raffaele Aragona e Antonio Fiore.

L’arte incontrerà la nutrizione, quindi. In sala ci sarà esposta la mostra 7 grammi di Maria Rosaria Petirro, curata da Paola de Ciuceis, e da queste opere nascerà una riflessione, per scoprire che la dieta… non è per forza penitenziale. Le protagoniste di 7 grammi sono donne curvy e lussuriose che vivono tra vino e tavole imbandite: saranno ancora considerate ‘curvy’ dopo questo incontro?

Raffaele Aragona e Antonio Fiore incontreranno Monica Cimino per scoprire i ‘segreti’ del mangiare sano senza perdere il gusto. Un processo alla “dieta” così come la conosciamo noi per vederla con altri occhi e pensare “il cibo come piacere”.

Insieme all’arte, sarà protagonista il buon cibo. La cucina del ristorante Mangiafoglia è basata sulla tradizione napoletana di pesce e verdura, rinnovata con la sapienza della cucina moderna. Il menu della serata sarà composto da un antipasto e da una portata che potrà essere scelta fra molti dei piatti più buoni del menu, come il carciofo Mangiafoglia, gli spaghettoni ai profumi di Sorrento o la parmigiana di zucca.

In sala ci sarà anche il fotografo Giuseppe Riccardi, che immortalerà artisti e spettatori.
Raffaele Aragona: ingegnere, ha insegnato Tecnica delle Costruzioni nella Facoltà di Architettura dell’Università “Federico II” di Napoli. Giornalista pubblicista, ha curato per molti anni una rubrica di enigmi e di ludolinguistica su “Il Mattino”. È ideatore e promotore, dal 1986, dei convegni di caprienigma, incontri specialistici e a carattere interdisciplinare, nonché del Premio “caprienigma”- arte e letteratura. Tra i fondatori dell’OPLEPO, per la “Biblioteca Oplepiana” ha scritto La viola del bardo. Piccolo omonimario illustrato (1994) e altri lavori in forma collettanea. Autore di Una voce poco fa – Repertorio di vocaboli omonimi della lingua italiana (Zanichelli, 1994), ha curato Antichi indovinelli napoletani (Marotta, 1992, Marotta & Cafiero, 2006) e, per le Edizioni Scientifiche Italiane, Enigmatica. Per una poietica ludica (1996), Le vertigini del labirinto (2000), La regola è questa. La letteratura potenziale (2002), Sillabe di Sibilla (2004), Il doppio (2006), Illusione e seduzione (2010), L’invenzione e la regola. Il potenziale della letteratura (2012). Anche a sua cura sono Capri à contrainte (La Conchiglia, 2000) e Napoli potenziale (Dante & Descartes, 2007). Con Zanichelli ha pubblicato ancora Oplepiana. Dizionario di letteratura potenziale (2002). Per Manni (2008) ha curato il volume Italo Calvino. Percorsi potenziali. http://www.raffaelearagona.it/

Antonio Fiore: nato nel secolo scorso a Napoli, negli anni Novanta viene assunto come redattore capo al “Corriere del Mezzogiorno” dove, per quasi un ventennio, ha firmato la seguitissima rubrica settimanale gastronomica “A Tavola”. Sempre per il Corriere del Mezzogiorno, firma a tutt’oggi la rubrica cinematografica “Occhio Privato”, scrivendo per lo stesso giornale anche editoriali, servizi di cultura, costume, spettacolo nonché la rubrica quotidiana “Afiorismi”.

Monica Cimino: biologa nutrizionista, dottore di ricerca in biologia cellulare e molecolare, Specialista in Scienza dell’Alimentazione. Dopo 10 anni di lavoro come ricercatrice nel campo della biologia molecolare, è approdata alla Nutrizione Umana. Si occupa di disturbi alimentari e di obesità infantile e svolge attività di ricerca presso l’Università di Napoli Luigi Vanvitelli.

Maria Rosaria Petirro: Arredatrice e decoratrice d’interni, cura il restyling degli ambienti con gusto ed armonia. È presidente di Spazioinvenzionedesigner, l’associazione culturale nata come centro poliedrico per promuovere l’arte e l’artigianato di design, la musica, il teatro e la cultura in senso ampio respirando aria di creatività. La sua creatività è vulcanica: lavora il feltro, la cartapesta, dipinge, crea lampade e borse. In più, tra le sue inclinazioni, la capacità di scoprire nuovi talenti nel campo dell’artigianato e in quello della pittura; ama organizzare eventi culturali e mostre d’arte. Particolarmente efficace è la sua attitudine al dipingere realizzando copie d’autore, in particolare di artisti come Susan Ruiter, Tom Barnes, Danny Mc Bride cui non manca di aggiungere un tocco personale per una propria reinterpretazione creativa.

Mangiafoglia in Arte: la rassegna nasce da un’idea di Stefano Civita, patron di Mangiafoglia che nel raffinato bistrot di via Carducci ama unire alla degustazione di piatti napoletani creativi momenti di incontri culturali a tutto tondo che spaziano dall’enogastronomia alla fotografia, dalla musica all’arte. In particolare, con Mangiafoglia in Arte, lavori di artisti contemporanei periodicamente si avvicendano negli spazi del ristorante offrendo agli ospiti l’occasione di godere delle opere di pittori, disegnatori, illustratori, fotografi e, agli artisti, l’opportunità di una vetrina attraverso la quale farsi conoscere e apprezzare; di qui, l’idea di lavori prêt-à-porter di cui entrare in possesso in modo semplice e diretto dall’artista, lasciandosi conquistare dall’entusiasmo per nutrire lo spirito e ampliare le proprie collezioni artistiche.

Sfogliare il gusto: L’obiettivo degli incontri è quello d’attraversare con leggerezza le storie, le contaminazioni e le trasformazioni della cultura enogastronomica.
“Meno padelle e più storie!”: questo il motto degli organizzatori Raffaele Aragona, Enzo Caruso, Stefano Civita, Fabrizio Mangoni, Oscar Nicolaus, Lucio Rufolo.

Ristorante Mangiafoglia: ristorante mediterraneo e napoletano a base di pesce e verdura. “Mangiafoglia” perché così erano chiamati i napoletani fino a tutto il ’700. Una cucina di terra, dunque, che si arricchisce di sughi, potaggi e salse, nonché del pescato della tradizione “luciana” (come venivano chiamati i pescatori del borgo di Santa Lucia). Il tutto modernamente rivisitato, per coniugare gusto e benessere. www.mangiafoglia.it

Pubblicato in Cibo

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