L’editto caprese contro i “petulanti”

Nel libero mercato vige la legge della domanda e dell’offerta. Nel libero mercato caprese, però, l’offerta troppo insistente rischia di violare la legge, o almeno i codici della buona educazione: e infatti anche quest’anno il sindaco ha emesso l’abituale ordinanza che punisce con sanzioni da trecento euro a salire quei barcaioli, quei camerieri e quei ristoratori che dovessero assillare per strada i potenziali clienti con proposte tanto reiterate da diventare addirittura fastidiose. Dunque da ieri, comunica il primo cittadino Gianni De Martino, è vietato “svolgere su aree e suoli pubblici qualsiasi attività di intermediazione e/o promozione di offerte di beni e servizi, inclusa la pubblicità ambulante con qualsiasi forma o mezzo”.

Già l’anno scorso, quando il Comune varò il draconiano provvedimento, la risposta polemica degli operatori del settore turistico non si fece attendere, e molti di essi scesero sul piede di guerra: ci fu chi si appellò addirittura alla Dichiarazione universale dei diritti umani firmata dalle Nazioni Unite nel 1948 portandone in giro, riprodotto sia pur maccheronicamente sulle magliette, il fondamentale articolo 19: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo…”.

Diffondere informazioni attraverso ogni mezzo, appunto: voi turisti credete magari che quel tizio sudaticcio e gesticolante vi stia molestando, e invece è probabilmente un martire della libertà di parola che vi sta ragguagliando (magari prendendo a male parole un concorrente, ma pur sempre in nome dei diritti umani) su dove mangiare i migliori ravioli capresi o su quanto potreste risparmiare per una gita alla Grotta Azzurra. Sta svolgendo, insomma, un prezioso servizio sociale, nella cui repressione da parte dell’amministrazione comunale un buon giurista vedrebbe già i presupposti per un ricorso vincente all’Onu. E se per ristabilire la pace tra il Comune e i petulanti occorrerà mandare i Caschi Blu, che li mandino: siamo almeno certi che riceveranno anche loro democratiche, inestimabili e implacabili informazioni.

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