Sandra Milo, storia di un’italiana
da Fellini a Giuseppe Conte

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“Ischia mi ha sempre portato fortuna sin da quando, dopo il provino con Fellini per “8 e 1/2” e a causa del precedente film con Rossellini, “Vanina Vanini” che era stato un fisco, decisi di tagliare i ponti con il cinema e me ne scappai qui. Niente cellulari all’epoca, nessuno poteva trovarmi.
D43E9763-C56A-4148-B53C-CF3F87A07148Ma qualche giorno dopo mi raggiunse il mio primo marito, Moris Ergas, portandomi un meraviglioso dono, un paio di orecchini di Bulgari. Io, dal momento che Moris non era certo uno che faceva regali, rimasi sconvolta, ma lui insisteva a dire che sarei dovuta essere contenta. “Ma perché”, chiesi. “Perché Fellini ti ha preso per il suo film, devi rientrare subito a Roma! E la mia vita cambiò per sempre”. Inossidabile Sandrocchia, musa (e molto di più) di Fellini nei ’60, epitome bionda della bellezza burrosa nei ’70, finta oca giuliva e vera craxiana di ferro negli ’80, spericolata conduttrice televisiva nei ’90, icona del gossip – tra relazioni tormentate e matrimoni talvolta inventati, tipo quello con il colonnello cubano che le fece guadagnare infinite copertine rosa – sempre, oggi inviata Rai molto speciale per “La vita in diretta”. E a 87 anni suonati pasionaria dei lavoratori autonomi dello spettacolo non più in grado di pagare l’IVA causa lockdown. In difesa dei quali è letteralmente scesa in piazza (da sola): prima con lo sciopero della fame, poi incatenandosi alle transenne davanti a Palazzo Chigi.
E come ha reagito il presidente del Consiglio Conte?
“Si è comportato da vero signore. Quando ha saputo dello sciopero della fame mi ha telefonato dicendo di non sopportare l’idea di non vedermi mangiare, e mi ha supplicato di farmi un bel piatto di spaghetti col pomodoro (a proposito, i pomodori li ho mangiati di nuovo qui a Ischia e devo ammettere che sono i migliori al mondo!). Poi quando mi sono incatenata ha voluto ricevermi: gli ho parlato delle sofferenze causate dalla pandemia e lui stesso mi ha confidato che spesso la notte non dormiva al pensiero di tutte quelle povere persone morte in solitudine, senza una carezza (la Milo trattiene a stento le lacrime, ndr)“.
Sì, ma l’abolizione dell’Iva fino al 2021?
“Conte mi ha risposto “sarebbe bello, ma come si fa?”. Forse però la riducono. Comunque l’incontro con lui mi ha confortato: c’è ancora qualcuno che si preoccupa per noi non solo dal punto di vista economico: mi ha ricordato Nenni”.
Stasera l’Ischia Global Fest la premia con il Legend Award. Emozionata?
“Emozionata perché un premio è sempre una grande gratificazione, vuol dire che hai lavorato tanto e che il tuo impegno è stato riconosciuto. Ma emozionata soprattutto per essere ancora su questa incantevole isola. La mia Ischia era quella degli anni del boom economico, di Angelo Rizzoli e del suo amore per Lacco Ameno, delle giornate sul suo panfilo (“Si chiamava Il Sereno – interviene Marina Cicogna, storica produttrice insignita dal festival con le “Chiavi della Città” – ma a Ischia lo chiamavano “la barca dei cessi” perché ogni cabina aveva il suo bagno”). E oggi la ritrovo, malgrado la pandemia che ci ha colpito, brillante, aperta. Un luogo ancor magico.
Lei ha 87 anni ma l’energia di una ventenne. Qual è il suo segreto?
“Essere una che trova il coraggio di vivere sempre e di superare anche le tragedie, come hanno saputo fare straordinariamente gli italiani in questi mesi terribili. E vi assicuro che resterò qui con voi ancora tanto tempo, perché ho un sacco di cose da fare”.
Ad esempio?
“Al momento continuo a girare le piazze del nostro meraviglioso Paese per “La vita in diretta” con la mia prima figlia, Deborah: per avere il suo affidamento ho affrontato 44 processi, ma adesso è lei che si prende cura della sua mamma. E appena sarà possibile tornare a girare sarò di nuovo sul set per “Il meglio di te”, il film di Fabrizio Maria Cortese in cui sarò per la prima volta una cattiva-cattiva, la suocera di Alessandro Gassmann, un affascinante avvocato di successo che scopre di essere afflitto da a una grave malattia, in occasione della quale tutte le donne della sua vita verranno a trovarlo”.
Povero Gassmann, con una suocera come lei.
“… Sarò una donna cattiva sì ma piena di carattere, di quelle che risolvono i problemi. Tra l’altro il film è sceneggiato dall’altra mia figlia, Azzurra. E, dal momento che sono una mamma chioccia, sto anche preparando una piccola cosa in tv, un programma di televendite, in cui sarò affiancata da mio figlio, Ciro”. Chi, Ciro? Ma evito di fare la domanda. Non siamo mica su Blob.

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