Camorra Tour dal cinema alla realtà

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“Parigi ha la Torre Eiffel, Roma il Colosseo, Napoli ha le Vele!”, annunciava trionfante la guida che a bordo di un rottamabile furgone conduceva una comitiva di eccitatissimi turisti stranieri a vivere l’ “esperienza definitiva” (anzi, the ultimate touristic experience comprensiva di scippo in diretta) organizzata a Scampia tra le strade della periferia resa celebre dalla cronaca nera, ma soprattutto da Gomorra. Una forma di tele-cine-turismo estremo, un’inedita messa a profitto di una vergogna cittadina che si concludeva con frenetici canti e balli al ritmo scatenato della “Scampia Disco Dance”, ma che per fortuna era solo la scena iniziale di Ammore e malavita, il film del 2017 con cui i Manetti Bros costruirono uno spiritoso ed esilarante camorra-musical, affettuosa rilettura degli stilemi della sceneggiata attraverso gli occhi dell’ironia.

Cinema, ma solo fino a ieri. Giunge infatti oggi la notizia che un tour operator partenopeo ha annunciato su Tripadvisor e su Airbnb la nascita del Mafia Tour, il primo viaggio nei luoghi della camorra unico nel suo genere “perché spiegato da una persona cresciuta nel sistema”. A parte l’uso improprio (ma forse più spendibile sul mercato internazionale) del nome Mafia al posto di Camorra (prevedo una dura battaglia legale da parte dell’ufficio legale dei Corleonesi in difesa del copyright) l’escursione presenta indubbie attrattive: previsti gruppi di otto persone (maggiorenni) che per tre ore e al prezzo stracciato di 25 euro (scippo escluso) potranno girare in tutta tranquillità nelle zone “calde” della città, da Forcella al Centro storico: “non andremo in luoghi pericolosi o a rischio, il tour nei Quartieri spagnoli si svolgerà solo nella zona centrale un tempo molto pericolosa ma ora più sicura, e inoltre sarai guidato da me”. Chi parla, anzi scrive, è infatti Vittorio, guida turistica professionista: è proprio lui la persona cresciuta nel sistema, che garantisce dunque di conoscere “ogni singola cosa sulla mia città e sulla camorra da quando ho avuto familiari coinvolti nella mafia (e dàgli)”: ottime referenze per vivere il frisson del pericolo, il brivido dell’esperienza esotica (la guida parla anche l’inglese) ai limiti della legalità. E per riflettere sul fatto che se una volta la vita imitava l’arte (Oscar Wilde), oggi la realtà imita il cinema che a sua volta imita la televisione. E vai con la Camorra Disco Dance.

Antonio Fiore

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