Notari al PostModernissimo

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Istituto per la storia dell’Umbria contemporaneaPostModernissimoRegione Umbria, Centro Pari Opportunità Regione Umbria, CSC Cineteca Nazionale presentano:

Mercoledì 19 Giugno ore 18.30 al PostModernissimo
– INGRESSO GRATUITO –

CINEMA E STORIA O CANTANT’APPRESSO
Proiezione del film muto
‘A SANTANOTTE di Elvira Notari (1922)
Voce Sola Lucilla Galeazzi

Mentre il cinema muto era normalmente accompagnato dal pianoforte presente in sala, il cantant’appresso, cioè un cantante, o una cantante, che si esibiva in sala senza altri strumenti, è quello che Elvira Notari, regista e produttrice dei primi del ‘900, esigeva per la rappresentazione dei suoi film.
Straordinaria la storia di Maria Elvira Giuseppa Coda, coniugata con Nicola Notari, fotografo specializzato nella coloritura delle pellicole, con il quale fonda ai primi del ‘900 la casa di produzione cinematografica Dora film. Nata a Napoli nel 1875, divenne la prima donna regista cinematografica italiana: produsse e diresse più di sessanta lungometraggi, tratti da romanzi d’appendice e da canzoni napoletane di successo. Ebbe grande popolarità anche all’estero, soprattutto fra gli emigrati italiani, tanto che a New York la Dora film aveva una sede a Manhattan.
Gli storici del cinema la definiscono un’anticipatrice del neorealismo. Nella scuola di arte cinematografica da lei fondata, Elvira Notari insegnava una recitazione “naturalistica”, lontana dai modelli delle dive del tempo. Questo suo ritrarre la realtà dei bassi napoletani, dei guappi, degli scugnizzi, della povertà e del disagio sociale, non piaceva al regime fascista, interessato a presentare un’Italia prospera e felice, degna erede dei fasti dell’antica Roma. Anche le eroine dei film della Notari, popolane insofferenti alle regole sociali e ribelli alla visione sessista e patriarcale in auge, provocarono la censura cinematografica, che considerò la sua una produzione anti-nazionalista. Alla Dora film fu negata la possibilità di esportare la produzione negli Stati Uniti finché nel 1930 fu costretta alla chiusura.
Della produzione della Dora Film sono stati recuperati tre film: ‘A Santanotte e E’ Piccerella, del 1922, e Fantasia ‘e surdato, del 1927, restaurati dalla Cineteca nazionale.
Nel 2017, nell’ambito di una retrospettiva sul cinema muto organizzata dalla Cineteca “Asta Nielsen” a Francoforte, il musicista Michael Reissler per accompagnare ‘A Santanotte ha scelto la voce di Lucilla Galeazzi. La performance è stata ripetuta a Vienna e trasmessa dalla televisione franco-tedesca lo scorso anno. Questa umbra è la prima proiezione in Italia di un film della Notari con voce sola.
‘A Santanotte propone una storia a tinte fosche di amore e morte: Nanninella, una bella ragazza del popolo, è costretta dal padre ubriacone a lasciare l’amato per sposare un uomo che non ama. Nella scena finale sarà l’amato a cantare sotto la sua finestra la canzone che titola il film di Elvira Notari.

Lucilla Galeazzi, nata a Terni, si dedica allo studio della canzone popolare, collaborando alle ricerche dell’antropologo Valentino Paparelli e dello storico Alessandro Portelli, con particolare riguardo alla Valnerina. La sua brillante carriera di cantautrice comincia con Giovanna Marini alla fine degli anni ‘70. Canta in tournée a New York nello “Stabat mater” di Roberto De Simone e la sua ampia discografia la vede accanto a nomi famosi come Lucio Dalla e Vinicio Capossela. Compone canzoni e colonne sonore, recita con Ascanio Celestini e Moni Ovadia. Insegna canto a Roma e al “Briccialdi” di Terni e fonda un ensemble di voci.

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