Cieco assoluto ma con patente di guida

Era (almeno per l’Inps) cieco assoluto, eppure guidava abilmente lo scooter nel dedalo dei Quartieri spagnoli e di recente aveva addirittura sostenuto con successo l’esame medico per il rinnovo della patente guida ottenendo per entrambe le sue povere pupille un lusinghiero 8 su 10 decimi.

Ieri, però, sulla luminosa carriera del presunto non vedente si è spenta all’improvviso la luce e si è fatto buio pesto: uomini della Guardia di Finanza, al termine di un’articolata e occhiuta indagine, lo hanno infatti pedinato fino al luogo di lavoro, scoprendo così con sorpresa che si trattava di un 46enne dipendente del Comune di Napoli, dove era stato assunto sin dal 2001 in qualità di centralinista. Cieco, appunto. E come tale titolare di una pensione e di un assegno di accompagnamento per “deficit visivo” che dal 2003 a oggi gli hanno consentito di percepire illecitamente la ragguardevole somma di 110mila euro. Denari che ora il tribunale gli ha bloccato sotto forma di sequestro preventivo “per equivalente”: due immobili e un terreno risultati di sua proprietà, più diversi conti correnti.

Un “cieco assoluto” (ma evidentemente con gli occhi bene aperti sui propri affari) che adesso dovrà vedersela con la dea della Giustizia (possibilmente non bendata come in certa iconografia seicentesca) a meno che non riesca a dimostrare di essere un miracolato al pari del “cieco nato” del Vangelo giovanneo, quello a cui Gesù diede la vista spalmandogli sugli occhi saliva mista a fango. In questo caso, però, resterebbe sempre da spiegare il poco evangelico miracolo della patente: il fatto che la stesse tranquillamente rinnovando significa che ne era in possesso già in precedenza, da cieco. O forse la sua era una cecità intermittente, una disabilità di origine nervosa che si manifestava solo ed esclusivamente sul luogo di lavoro, permettendogli fuori dell’orario d’ufficio di balzare in sella allo scooter e di scorrazzare allegramente andando a zonzo per le vie della città: da solo ma anche in compagnia, come risulta dagli appostamenti effettuati dai Finanzieri. Se invece – come temiamo – si dovesse trattare di un furbetto del motorino nonché di un abile truffatore reo di aver indebitamente lucrato denaro pubblico destinato ai disabili autentici, gli andrebbe ricordato che sì, d’accordo, la fortuna porta sempre una benda sugli occhi ma non per questo bisogna approfittarne troppo: prima o poi, se dici di essere non vedente ma rinnovi la patente e ti metti alla guida, finisci in un vicolo. Cieco.

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