Da oggi Sorrento parla inglese

Settembre 1967: quell’anno gli Incontri internazionali del cinema, alla cui direzione il presidente dell’Ept Enzo Fiore aveva da poco chiamato Gianluigi Rondi, erano dedicati alla produzione inglese. Sugli schermi dell’Armida passarono, fra gli altri, film di Michelangelo Antonioni (Blow-Up), Roman Polanski (Cul-de-sac), Fred Zinnemann (Un uomo per tutte le stagioni), Joseph Losey (Accident), Peter Brook (Marat/Sade)… Riprendendo per il secondo anno consecutivo quella fortunata formula monografica, da oggi al 22 aprile i rinnovati Incontri sorrentini accendono di nuovo i riflettori sul cinema made in United Kingdom.
Si parte alle 17 con We want Sex, primo titolo di una folta retrospettiva dedicata ai fermenti più vivaci dell’ultimo decennio, ma ovviamente i “pezzi forti” saranno le anteprime. Si va da Provenance di Hecking a Journey’End di Dibb, da Beast di Pearce a Edie di Hunter. Non è un’anteprima (il film è uscito in Italia la scorsa settimana) ma un evento davvero speciale la proiezione sabato sera di The Happy Prince, l’intenso film (in parte girato a Napoli) sugli ultimi tormentati anni di vita di Oscar Wilde che l’ospite d’onore Rupert Everett (regista, sceneggiatore e interprete) accompagnerà a Sorrento: l’incontro con Everett (sempre sabato 21, nel Chiostro di San Francesco) si annuncia come uno dei momenti-clou di questa quarantesima edizione. Ma saranno tanti altri i faccia a faccia nel chiostro: da quello su drama e serialità cui parteciperanno gli sceneggiatori Barbara Petronio e Stefano Sardo a quello sulla Legge cinema Campania con Rosanna Romano (direttore Politiche culturali Turismo della Regione Campania) e il neo-presidente della Film Commission Campania Titta Fiore, a quello con il regista Gianni Amelio intervistato stavolta in veste di scrittore a proposito del suo ultimo romanzo Padre quotidiano. E ancora: Daisy Goodwin, la scrittrice e produttrice tv della serie Victoria, verrà intervistata sulle sue “storie regali”, il regista Alessandro D’Alatri e il protagonista Alessandro Gassman parleranno della nuova serie Rai de I Bastardi di Pizzofalcone tratta dai romanzi noir di Maurizio De Giovanni mentre Luca Bernabei, amministratore delegato della Lux Vide, illustrerà il concetto di “Mediterranean drama” a partire dalla serie dedicata ai Medici. Domenica, infine, si profila appassionante il confronto tra lo scrittore e regista inglese Hanif Kureishi (My Beautiful Laundrette) e il cineasta campano Edoardo De Angelis (Indivisibili) intervistati dalla direttrice di Ciak Piera Detassis, quindi incontro con Ferzan Ozpetek sul “piacere del racconto” nel suo cinema. E il cinema italiano non sarà solo “di parola” a Sorrento: questa sera al Tasso, alla presenza del regista Berardo Carboni e degli interpreti Matilda De Angelis, Donatella Finocchiaro e Luca Lionello, anteperima nazionale di Youtopia, e venerdì quella di Arrivano i prof di Ivan Silvestrini, sul tappeto rosso assieme ai protagonisti del film Claudio Bisio, Rocco Hunt, Lino Guanciale e Maurizio Nichetti. Tanta Inghilterra, molta Italia, un pizzico di States: stasera al Tasso alle 22,30 anteprima nazionale dell’attesissimo Molly’s Game di Aaron Sorkin, biopic con una Jessica Chastain sempre più lanciata: prima sugli sci di campionessa, poi come organizzatrice di bische clandestine e milionarie. Del resto, anche gli Incontri inglesi di Sorrento ’67 si chiusero con un’anteprima di grande richiamo su un altro tizio che amava molto il tavolo da gioco. Per la cronaca, il suo nome era Bond, James Bond. Il film? Agente 007 – Si vive solo due volte.

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