Da soliti bambini a soliti ignoti

Hanno sottratto con destrezza al bidello le chiavi della scuola e col favore delle tenebre hanno aperto il cancello, varcato la porta della presidenza e spalancato lo sportello della cassaforte impossessandosi dei mille euro che vi erano custoditi. Poi, già che c’erano, hanno anche arraffato dal cassetto di una scrivania altri trecento euro lasciati lì incautamente una insegnante. Un colpo da maestri, solo che a metterlo a segno sono stati degli alunni.
> Tre bambini delle elementari di otto, nove e dieci anni, segni particolari nessuno perché non appartengono a famiglie disagiate ne’ il loro comportamento aveva mai destato preoccupazione fra gli insegnanti: eppure sono loro i piccoli Lupin, i Diabolik in erba autori dell’abile furto perpetrato qualche sera fa nel plesso scolastico di Pietravairano, nel Casertano, facente parte dell’istituto comprensivo Garibaldi di Vairano Patenora.
> E dire che, alla scoperta dell’azione criminale, si era subito pensato all’opera di esperti professionisti del settore. Qualche particolare, però, deve essere apparso sospetto al maresciallo Massimo Palazzo, il comandante dei carabinieri di Vairano Scalo chiamato dalla preside Rosaria Iavarone per indagare sull’accaduto: perché quei falli e quegli altri scarabocchi osceni tracciati di fresco col gesso sulle lavagne? È perché il computer del laboratorio aveva un link ancora attivo che indirizzava a un sito porno? Il maresciallo-Sherlock ci ha messo poco a capire che quell’azione non poteva essere frutto di gente del mestiere, e ha chiesto alla preside di poter fare un giro nelle aule per una chiacchierata con i ragazzini fra i banchi. Non certo un terzo grado, ma un paterno invito a dire la verità per evitare di trovarsi troppo tardi in più seri pasticci. La strategia ha funzionato: alla fine di uno dei colloqui collettivi, il più piccolo della banda è scoppiato in un pianto irrefrenabile confessando il furto e facendo i nomi dei due complici, ovviamente come lui non perseguibili penalmente. Morale della triste favola: non ci sono più i bambini di una volta. (Terza) elementare, Watson.

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