Cinema dei Diritti umani
festival atipico e necessario

Oggi prende in via – come al solito in direzione ostinata e contraria rispetto alle altre cine-rassegne tutte red carpet e lustrini – l’edizione 2015 del Festival del Cinema dei diritti umani di Napoli: alle 12 alla facoltà di Giurisprudenza  Federico II in via Porta di Massa) l’incontro con il Tribunale permanente dei Popoli e alle 17,30, nell’ex Opg occupato Materdei, confronto su “Le donne nei meccanismi istituzionali della salute mentale” con la partecipazione di Assunta Signorelli, autrice del libro “Praticare la differenza – donne, psichiatria e potere”. E alle 20, nel teatro dell’Accademia di Belle Arti di via Santa Maria di Costantinopoli, cominceranno le proiezioni dei film selezionati per il concorso: in programma “My Father’s Land”, firmato dal regista di Trinidad e Tobago Miquel Galofre, e a seguire “23 30 A Captive Story” dello spagnolo Sergio García Locatelli; per la sezione cortometraggi “The Chicken” del tedesco François Morisset, “Selfie” dell’iraniano Ali Erfan Farhadi  “Dogwood” del turco Hasan Gunduz, mentre martedì sarà la volta di “Gente dei bagni” dell’italiano Luigi Pepe e di “No pasarán – storia di uomini e donne che lottarono contro il fascismo” del tedesco Daniel Burkholz. Nelle varie sezioni in cui è suddiviso il festival (25 film selezionati sui mille iscritti al concorso, 50 ospiti, tredici differenti sedi in nove quartieri e Comuni dell’area metropolitana) svilupperà, in coerenza con i propri orizzonti, le grandi tematiche incentrate sui diritti civili: domani 10 novembre a Palazzo Giusso è previsto l’incontro con le attiviste indiane Roma Malik e Ulka Mahajan su “India, le contraddizioni della più grande democrazia orientale”, mercoledì 11 a Città della Scienza la rievocazione del genocidio di Srebrenica del luglio 1995, giovedì 12 al Suor Orsola Benincasa il dibattito “Italia, l’informazione in pericolo”, mentre venerdì 13 all’Istituto Francesco Saverio Nitti di Bagnoli si parlerà di “Diritto migrante – Esodi e conflitti dal Mediterraneo all’Europa”. Tra gli eventi da segnalare l’omaggio al maestro del cinema latinoamericano Jorge Denti, regista argentino del quale verrà proiettato il 12 alle 17 all’Accademia delle Belle Arti in prima nazionale il film “La huella del dr. Ernesto Guevara”. Chiusura sabato 14 sempre all’Accademia con la prima assoluta del film “Ni un pibe menos”, produzione indipendente italo-argentina di Antonio Manco sul bambini di strada di Buenos Aires, un ricordo di Annalisa Durante dello scrittore Paolo Miggiano, l’intervista a Renzo Rossellini sul padre Roberto con proiezioni di immagini dell’Archivio Rossellini e la consegna dei premi riservati al concorso cinematografico di un festival atipico quanto necessario.

Antonio Fiore

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